Gastrite e verdure cotte e crude

 

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L'indigesto problema della gastrite può essere provocato da una cattiva alimentazione che infiamma la mucosa gastrica. Per risolvere il problema è necessario correggere lo stile di vita e soprattutto seguire una corretta e sana alimentazione. Vediamo nello specifico il ruolo delle verdure cotte e crude nel caso di soggetto interessato da gastrite.

 

 

La gastrite: le verdure cotte e crude

Chi soffre di gastrite deve tener conto soprattutto di quello che mangia. Ci sono alcuni alimenti che fanno insorgere questo fastidio o che peggiorano la situazione: le verdure cotte sono consigliate, quelle crude al contrario peggiorano il fastidio.

Inoltre per una corretta assunzione delle verdure, è utile sminuzzarle bene, soprattutto quelle a foglia larga. È bene conoscere anche il modo giusto per cuocere le verdure: è risaputo che la cottura danneggia alcune sostanze antiossidanti che dalla verdura si disperdono nell’acqua. Pertanto la cottura migliore, quella che degrada solo in minima parte le proprietà nutritive di ogni alimento, è quella al vapore. Per esempio se si decide di cucinare un minestrone, l’acqua che si crea, serve a cuocerlo e quindi viene ingerita e assimilata dall’organismo, dando benefici ad esso.

Ricordiamo che per fortuna la cottura classica di alcuni alimenti, come i pomodori, le carote, i peperoni, i cereali e gli oli vegetali non distrugge il licopene,  idrocarburo, appartenente al gruppo dei carotenoidi che possiede un'importante funzione antiossidante e antitumorale. Quindi come possiamo notare, nel caso di gastrite, le verdure cotte apportano tanti benefici; quelle crude che nei soggetti sani sono altrettanto salutari, nelle persone affette da gastrite sono pericolose perché aggrediscono maggiormente la mucosa dello stomaco.

 

 

Mangiare verdure cotte si, ma lentamente

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È importante tener presente che se si ha l’abitudine di assumere i cibi velocemente e in maniera frugale, in piedi, durante la pausa lavoro di dieci minuti, la gastrite peggiorerà maggiormente. Chi è particolarmente esposto a questo tipo di disturbo, deve mangiare lentamente, masticando correttamente ogni boccone; quello che danneggia la mucosa gastrica è l’ingerimento di cibi intatti per cui lo stomaco si affatica e si verifica una maggiore produzione di succhi gastrici. Non dobbiamo abbandonare la corretta abitudine di mangiare lentamente appena il disturbo passa, ma continuare per evitare che si ripresenti. Inoltre non si deve pensare di ritornare a mangiare “cibo spazzatura” una volta che non si soffre più di gastrite.

E ancora, fondamentale è cercare di evitare situazioni stressanti, seguire uno stile di vita sano attivo, ma spensierato. E magari perchè no, prendere l'abitudine fermarsi un attimo e bere delle tisane rilassanti per combattere l'ansia e la vita frenetica dei tempi moderni.