Gastrite: Latte e latticini

 

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Chi soffre di gastrite può consumare latte o alimenti a base di latticini? La risposta è sì, anche se pure in questo caso non bisogna esagerare perché gli eccessi per chi ha problemi di digestione e di bruciori sono sempre controproducenti.

 

 

Il latte nella dieta contro la gastrite

Tutte le diete per alleviare i bruciori causati dalla gastrite, sia essa acuta o cronica, prevedono la presenza di latte e alimenti che lo contengono, ma è bene osservare alcune regole pratiche. Se si beve il latte o lo si utilizza in cucina è meglio preferire quello parzialmente scremato, rispetto a quello intero o ancora a quello fresco, perché comunque risulta più digeribile e sarà un sollievo anche per le paresti gastriche.

Il latte infatti contiene il calcio che naturalmente è un potente stimolante per la secrezione gastrica. Ecco perché chi soffre di problemi di gastrite dovrebbe comunque non esagerare nel suo consumo e preferire latticini che siano a basso contenuto di grassi o senza grassi.

Ed è consigliabile anche un abbinamento con altri alimenti  o cotture che non rappresentino un pericolo: quindi niente caprese, perché il pomodoro è assolutamente sconsigliato ai malati di gastrite, ma nemmeno piatti come la mozzarella in carrozza perché i fritti sono aboliti.

 

 

I benefici di latte di soia

Una soluzione intelligente, pratica e anche poco costosa è quella di sostituire il latte vaccino con il latte di soia. Si tratta di un latte decisamente meno calorico tanto che contiene al massimo la metà dei grassi rispetto al latte di mucca. Inoltre il latte di soia contiene una quantità elevata di proteine, è privo di colesterolo e quindi potenzialmente riduce i disturbi di gastrite oltre che di reflusso, aiutando anche a regolare i livelli di zucchero nel sangue.

Ma anche in questo caso, attenzione alle esagerazioni perché è stato dimostrato che in particolari casi il latte di soia potrebbe favorire la comparsa di calcoli renali.