Reflusso gastrico

 

reflusso gastricoIl reflusso gastrico, o reflusso gastroesofageo è un disturbo caratterizzato da una fastidiosa sensazione di bruciore all’altezza della bocca dello stomaco, ma anche del palato e della gola. Questo fastidio di tipo urente è dovuto al malfunzionamento della valvola (denominazione medica: sfintere esofageo inferiore) posta all’ingresso allo stomaco che, non chiudendosi completamente permette la risalita del contenuto gastrico (ovvero dei succhi acidi) attraverso l’esofago, fino ad arrivare in bocca. La soluzione acida va così ad irritare ed a infiammare le mucose, provocando al contempo nausea, tosse, bruciore allo stomaco e la progressiva erosione dello smalto dei denti.

 

 

Il reflusso gastrico può colpire persone di tutte le età (sebbene il picco di incidenza si raggiunga tra i 55 e i 64 anni di età) ed affligge oggi circa il 40% della popolazione occidentale. Sebbene si tratti di un disturbo prevalentemente momentaneo (dovuto magari ad un pasto eccessivamente abbondante o all’essersi sdraiati subito dopo aver mangiato), il reflusso gastroesofageo, se non curato adeguatamente, può portare anche a problemi ben più seri come duodenite, ulcera gastrica o duodenale, gastrite ed esofagite.

 

Le cause del reflusso gastrico

reflusso-gastricoLa causa scatenante principale del reflusso gastroesofageo è il malfunzionamento della valvola che separa esofago e stomaco. Quando si assume del cibo, questa valvola si apre per permettere il passaggio di ciò che viene ingerito dall’esofago allo stomaco e poi si richiude. In caso di cattivo funzionamento, la valvola non si chiude e di conseguenza il cibo ingerito tende a risalire nell’esofago insieme agli acidi contenuti nello stomaco con cui è entrato in contatto. Il disturbo può essere occasionale (un’abbuffata, un consumo eccessivo di acolici) o cronico (quando la patologia si acutizza e diventa duratura nel tempo) definito come MERG (Malattia da Reflusso Gastroesofageo). Altri fattori che possono determinare tale problema sono l’obesità, il fumo e lo stato di gravidanza. Stress e alimentazione scorretta giocano poi due ruoli davvero importanti nell’insorgere della malattia.

 

 

I sintomi del reflusso gastrico

Il sintomo più riconoscibile che caratterizza questo disturbo è la diffusa sensazione di bruciore subito dietro lo sterno, all’altezza della bocca dello stomaco che può diffondersi anche alla parte alta dell’addome. Spesso tale sensazione è accompagnata da un vero e proprio reflusso acido che si avverte in gola e in bocca, con la classica sensazione di cattivo sapore. I casi più seri vedono coinvolte anche le vie respiratorie con asma, tosse cronica e bronchite acuta.

 

Il reflusso gastrico e i bambini

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Un discorso a parte va fatto per il reflusso gastrico nei bambini. E’ molto importante, in questo caso, distinguere tra reflusso fisiologico e reflusso gastroesofageo. I neonati spesso rigurgitano dopo aver mangiato, addirittura qualche volta vomitano, ma tutti i sintomi scompaiono naturalmente entro il primo anno di vita. Nel caso in cui il disturbo persista, sarà bene seguire il bambino adeguatamente poiché in caso di patologia, essa potrebbe sfociare in problemi respiratori molto seri fino ad arrivare alla polmonite. Basterà rivolgersi al pediatra per studiare le giuste scelte alimentari e le strategie per ridurre il problema. Nel caso dei neonati spesso basta tenere il piccolo in posizione verticale per circa 30 minuti dopo il pasto per agevolarne la corretta digestione. Nel caso di bambini più grandi si dovrà far attenzione a che non assumano cioccolato, bibite contenenti caffeina o zuccheri in eccesso, cibi piccanti, acidi (arance, pomodori), cibi fritti ed evitare che mangino poche ora prima di coricarsi.

 

Il reflusso notturno

Infine, il reflusso può essere anche di tipo notturno, manifestarsi cioè solo nel momento in cui ci si corica. Tale disturbo è dovuto principalmente a due motivi: l’assunzione di cibi di difficile digestione la sera e il coricarsi troppo presto rispetto alla cena, senza lasciare al corpo il tempo necessario per digerire correttamente. Oltre a scegliere cibi neutri e di facile digestione, sarò quindi utile evitare di andare a letto prima che siano passate almeno tre ore dal pasto. Evitate anche di sdraiarvi sul divano e preferite piuttosto una posizione seduta o comunque rialzata, in modo da mantenere una certa verticalità del corpo.

 

Le cure per il reflusso gastrico

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Una volta riscontrati e riconosciuti i sintomi è bene rivolgersi al proprio medico per essere indirizzati dallo specialista che, dopo avervi visitati accuratamente e sottoposti a tutti gli esami necessari, saprà studiare la terapia migliore e più adeguata al vostro caso. Per i casi meno gravi (e passeggeri) esistono diversi rimedi, naturali e non, per arginare e risolvere i problemi. Innanzitutto è necessario intervenire sulla dieta, evitando alimenti come agrumi, cioccolato, bevande contenenti caffeina, alcolici, fritti e pietanze piccanti che peggiorano i sintomi del reflusso. E’ importante prediligere frutta e verdura, mangiare poco e frequentemente e concedersi tisane (camomilla, valeriana, melissa) che aiutano a regolare i livelli di acidità dell’organismo. Altre importanti modifiche sono quelle relative allo stile di vita. Smettete di fumare, camminate almeno 20 minuti al giorno, indossate abiti comodi e non stretti in vita, aspettate almeno 3 ore prima di sdraiarvi dopo aver mangiato e tenete sempre la testa più in alto rispetto al corpo quando siete a letto.

 

I rimedi naturali anti reflusso gastrico

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Se volete, potete affidarvi anche ad una serie di pratici e semplici rimedi naturali. Un rimedio piuttosto blando consiste nello sciogliere mezzo cucchiaino di bicarbonato di sodio in un bicchiere d’acqua e berlo dopo il pasto per facilitare la digestione. Per tenere a bada i crampi e l’iperacidità, grattugiate una patata cruda in un piatto di minestra. Il tubero crudo vi fornirà solanina (che va persa durante la cottura). Attenzione però, questo è un rimedio da usare con molta cautela e in piccole dosi. Mangiate le mandorle, alimento alcalino che aiuta a bilanciare il ph del corpo e a contrastare il fastidioso reflusso. Infine, potete assumere aloe vera in gel che proteggere la mucosa dello stomaco.

 

I farmaci contro il reflusso gastrico

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Per i casi più gravi e persistenti sarà necessario affidarsi alle cure di un medico specialista che vi prescriverà determinati farmaci per contrastare il problema. Il medico di base vi prescriver Riopan®, Gaviscon® e Maalox® per alleviare il bruciore di stomaco. Per bilanciare l’effetto di questi farmaci, vi verrà poi prescritto di assumere dei procinetici, che contribuiscono a rafforzare la valvola, come ad esempio il Plasil®.