Le malattie dell’apparato digerente che garantiscono la pensione di invalidità

 

Le malattie dell’apparato digerente che garantiscono la pensione di invalidità: è stata riconosciuta per un totale di sette patologie gastriche, ecco l'elenco completo.

 

 

Chi soffre di una patologia gastrica sa bene quanto tale condizione possa essere invalidante. Pensiamo anche soltanto a quelle meno gravi, come la gastrite e il reflusso gastroesofageo: queste problematiche sono associate a sintomi come il mal di stomaco, il bruciore, la nausea, e possono influire in negativo sulla vita di tutti i giorni.

 

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Le malattie dell’apparato digerente causano un peggioramento della qualità dell’esistenza, e anche una diminuzione del rendimento lavorativo.

È ovvio che, se siete soggetti continuamente a questi disturbi, non riusciate a svolgere al meglio tutti i vostri compiti quotidiani.

In alcuni casi, le manifestazioni fisiche sono così intense da compromettere completamente le attività professionali: per questo sono state concepite agevolazioni come l’indennità di accompagnamento, l’esenzione dal bollo auto e l’esenzione ticket.

La pensione di invalidità, con una determinata percentuale, è stata riconosciuta per un totale di sette patologie gastriche. Naturalmente, è indispensabile valutare la singola situazione per provare la presenza della malattia e decidere il grado di invalidità.

Di seguito vi elencheremo le patologie dell’apparato digerente per cui è possibile richiedere una facilitazione economica. Un aiuto di questo tipo è molto importante per coloro che non riescono a lavorare per i notevoli disturbi gastrici.

 

 

La stenosi esofagea con ostruzione serrata

Quella in oggetto è stata riconosciuta come la malattia più seria in assoluto (in tale ambito): chi ne è colpito riceverà una pensione di invalidità del 100%, con indennità di accompagnamento ed esenzioni varie – ticket, dal bollo auto e dalle tasse universitarie.

La stenosi esofagea consiste in un restringimento dell’esofago, per risolvere il quale è necessaria una gastro/entero-stomia. Si tratta di un problema grave, che ostacola persino la discesa del cibo. Le cause possono essere diverse, e vanno da quelle congenite alle cicatrici da interventi chirurgici.

 

La cirrosi epatica di classe C di Child Pugh

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La cirrosi epatica di classe C di Child Pugh è la forma peggiore di cirrosi, secondo – appunto – la classificazione di Child Pugh. In queste circostanze, è ammessa un’invalidità che oscilla tra l’81% e il 100%, con relativo assegno.

La cirrosi è contraddistinta da tutti i segnali tipici delle malattie del fegato: accumulo di liquidi nell’area addominale, emorragie, lividi, ittero ecc. Purtroppo non esiste una vera e propria cura, ma è possibile attenuare le avvisaglie della patologia.

 

 

La stenosi esofagea

Passiamo alla “versione più lieve” della stenosi esofagea con ostruzione serrata. Ci riferiamo comunque a una problematica notevole, per cui è fondamentale un’alimentazione liquida. In questo caso, l’invalidità va dal 71% all’80% (e ricordiamo che si ottiene l’assegno dal 74% in poi).

 

Le malattie croniche dell’intestino

In questa categoria inseriamo alcune patologie croniche dell’intestino, ovvero la colite ulcerosa e il morbo di Crohn.

La colite ulcerosa prevede sintomi come le perdite fecali con sangue, l’anemia e il tenesmo (la sensazione di non svuotare mai del tutto l’intestino). Ci possono essere anche complicazioni come il tumore e il megacolon tossico (una dilatazione spropositata).

Il morbo di Crohn è caratterizzato da campanelli d’allarme tra cui i dolori addominali e la diarrea. Come complicanze abbastanza frequenti citiamo le fistole, il restringimento del lume del tratto interessato e gli ascessi.

Anche queste patologie sono decisamente invalidanti. Il punteggio per la pensione sarà compreso tra il 61% e il 100%.

 

 

Il trapianto di intestino complicato e il trapianto di fegato complicato

A loro volta, queste condizioni implicano un grado di invalidità tra il 61% e il 100%. Può succedere, infatti, che l’organo sia rigettato. Altre complicazioni sono le malattie linfoprotettive, l’ischemia dell’innesto e le infezioni.

 

La cirrosi epatica di classe B di Child Pugh

Al contrario della cirrosi epatica di classe C di Child Pugh, quella di classe B ha un punteggio di 7-9 e un grado di invalidità del 61-80%. Anche in questo frangente, dunque, può essere riconosciuto un assegno.

 

 

La sindrome di malassorbimento enterogeno

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L’ultima patologia dell’apparato digerente che includiamo nel nostro elenco è la sindrome di malassorbimento enterogeno: il risultato è un assorbimento non sufficiente di sostanze nutrienti importanti, come i minerali e le vitamine.

All’origine ci sono malattie dell’esofago, del pancreas o dell’intestino. La percentuale di invalidità va dal 61% all’80%. Le complicanze potrebbero influire su tutte le parti del corpo, muscoli, cervello, reni, sangue ecc.

 

L’indennità di accompagnamento e l’esenzione ticket

Chi non può muoversi senza assistenza ha l’opportunità di fare domanda per l’indennità di accompagnamento: una prestazione INPS che necessita di un apposito certificato del medico di base. Bisogna attestare l’impossibilità di compiere le normali azioni quotidiane, come accade per esempio con la stenosi esofagea con ostruzione serrata.

Può essere prevista anche l’esenzione dai ticket sanitari, quelli per esami del sangue, visite mediche e così via. L’esenzione viene registrata in un sistema, e va rinnovata entro un certo numero di anni. Ancora una volta, ogni caso sarà valutato come a sé stante.