Reflusso gastrico: 10 rimedi naturali e alimentazione idonea

 

Il problema del reflusso gastrico coinvolge sempre più persone. Il disturbo, consistente nella risalita del cibo mangiato lungo l’esofago, rappresenta una vera e propria patologia che non solo destabilizza al livello fisico il paziente, ma arreca anche un certo imbarazzo nelle relazioni sociali.

 

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Prima di ricorrere ad una terapia farmacologica, che ovviamente viene prescritta con molta accortezza e cautela dal medico specialista, il paziente può ricorrere all’uso sia di rimedi naturali sia di una dieta consona alla patologia di riferimento. In particolare l’alimentazione (puoi approfondire anche l'argomento: gastrite e dieta) è importante per evitare che le mucose si irritino e provochino bruciore alla bocca dello stomaco (rischiando dunque di provocare acidità ed anche rigurgiti).

 

 

I rimedi naturali contro il reflusso gastrico

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Di seguito, e prima di esaminare l’alimentazione più adatta per prevenire il reflusso gastroesofageo, sono riportati tutti i rimedi naturali cui può ricorrere un paziente con questo disturbo.

  • Un bicchiere di acqua e limone è l’ideale da bere al mattino, prima di fare colazione. Si tratta di una sana abitudine in grado di ridurre l’acidità dello stomaco, permettendo il normale funzionamento dell’attività digerente (puoi approfondire l'argomento: gastrite e limone);

  • Malva, piantaggine e altea sono tre piante a base di mucillagine, usate come antinfiammatorio e lenitivo naturale per la mucosa gastrica. È possibile acquistarle in una normale erboristeria, soprattutto sotto forma di tisana. In alternativa si possono acquistare le erbette naturali da mettere a macerare in acqua. Acqua che dopo essere stata lasciata ad  infusione tutta la notte, va bevuta di primo mattino. Grazie alle mucillagini si crea una barriera protettiva sulla mucosa, permettendone la guarigione;

  • L’aloe vera può essere assunta come emolliente, rinfrescante e rigenerante della mucosa. L’unica accortezza da fare è quella di non confondere il liquido lenitivo con il classico aloe lassativo, altrimenti si rischia di creare l’effetto contrario;

  • La liquirizia è un naturale antinfiammatorio che apporta molteplici benefici allo stomaco. Questo in quanto è in grado di consentire all’organismo la produzione di mucina, la sostanza protettiva contro l’acidità gastrica. Inoltre si tratta di un antitussivo: la tosse è spesso una conseguenza del reflusso gastrico e stimola il ritorno del cibo nell’esofago. Come letto su coliteaddio la liquirizia è anche uno dei migliori rimedi per chi soffre di colite, sempre pe rle sue proprietà antinfiammatorie. Va tuttavia assunta con moderazione soprattutto da coloro che soffrono di pressione alta. Si può comunque ingerire sia sotto forma di capsule sia preparare un decotto (con la radice) da bere;

  • La boswellia è una pianta esotica che ha funzione antinfiammatoria ad ampio raggio. In questo caso ha pure la capacità di rigenerare le cellule della mucosa gastrica. In commercio la si trova sia come integratore sia come pianta madre;

  • Il bicarbonato di sodio viene utilizzato per provocare l’aumento del pH dello stomaco. In questo si riduce l’acidità di tutto lo stomaco. Anche la sensazione di bruciore viene lenita, così da proteggere la mucosa da possibili infiammazioni. Si consiglia di assumere il bicarbonato sciolto in un bicchiere d’acqua e bere tutto. È bene tuttavia evidenziare che il bicarbonato non va assunto da chi soffre di ipertensione, così come non va preso a ridosso di pasti abbondanti. In tale ultimo caso infatti si rischia di provocare anidride carbonica nello stomaco, distendendo le pareti dello stomaco e creando di conseguenza l’effetto contrario;

  • La camomilla è un lenitivo generale che protegge lo stomaco e dunque le mucose. Si può tranquillamente bere la classica tisana usata anche per conciliare il sonno;

  • In pochi lo sanno, ma anche il miele è un ottimo rimedio naturale contro il reflusso. Questo in quanto ha proprietà lenitive e cicatrizzanti dell’esofago;

  • Il ficus serve a regolarizzare le funzioni dello stomaco, soprattutto se il reflusso di tipo nervoso. Esso va assunto diluito in acqua (bastano 50 gocce) prima di ogni pasto;

  • Lo zenzero protegge lo stomaco e favorisce la digestione. Esso può essere assunto sia fresco che in polvere nel cibo, sia attraverso le comuni tisane.

 

 

Cosa mangiare per eliminare il problema del reflusso gastrico: alimentazione corretta

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Il reflusso gastrico cammina parallelo con l’alimentazione. Esso è strettamente correlato al cibo, che di solito viene considerato la prima causa di tale disturbo.

Per tale ragione chi soffre di questo problema, deve in primis cambiare le proprie abitudini alimentari: questa sarebbe la più importante terapia da seguire. Si dovrebbero infatti abolire alcuni cibi dalla propria quotidianità come alimenti troppo grassi, cioccolato, caffè, bibite gassate, spezie e così via. Questo, in favore di altri tipi di alimenti, considerati leggeri per lo status gastrico. Il tutto in combinazione con differenti metodi di cottura e di preparazione dei cibi, e con consumazione dei pastiserena e lenta.

In genere non si tratta di diete drastiche, ma di abitudini alimentari davvero semplici da seguire. Contrariamente a ciò che si pensa, il paziente può mangiare tutti (o almeno quasi) i tipi di alimenti, con qualche sporadica eccezione. Ad esempio andrebbero evitati quelli ad alto contenuto di vitamina C (che si consiglia di assumere sotto forma di integratori).

 

 

Vediamo di seguito quali sono i cibi che si possono consumare, con le rispettive eccezioni di categoria.

  • Latticini e derivati: si consiglia di usare latte scremato, yogurt leggero, e latte senza lattosio (viceversa evitare il latte intero);

  • Verdure: possono essere mangiate tutte tranne quelle che contengono vitamina C, come il pomodoro. Si consiglia di preparare poi un succo a base di carota o a base di cavolo (va preparata una tazza al giorno);

  • Frutta: meglio mangiare mela, banana, fragola, melone, pera, pesca, a discapito di agrumi come arancia e pompelmo, nonché di uva e ananas. La frutta per antonomasia da mangiare sarebbe la papaya, da mangiare soprattutto al mattino perché a iuta a sintetizzare le proteine;

  • Pane e farine: possono essere mangiati tutti i tipi di pane che non siano stati preparati con latte, o al massimo dove è stato usato il latte scremato;

  • Carne: i pazienti possono mangiare quelle povere di grassi, ovvero quelle bianche come tacchino e pollo. Vanno evitate le carni grasse, gli insaccati e la pelle del pollo;

  • Dolci: non è detto che non si possano mangiare purché non siano troppo grassi. Vanno comunque evitati quelli che contengono olio, cioccolato e grassi;

  • Bibite: si possono bere tutte quelle che non contengono caffè. Si può anche bere il tè, tranne quello alla mente, i succhi ma non quelli agli agrumi. Niente caffè, niente alcol, niente bibite gassate;

  • Minestre e zuppe: si possono preparare quelle che non sono molto ipercaloriche. Meglio evitare minestra di pollo, zuppe cremose e minestre a base di latte;

  • I cereali: sì a quelli integrali e senza apporto di grassi. Buoni quelli a base di fibre perché queste ultime assorbono i succhi gastrici dello stomaco riducendo l’ipotesi di reflusso gastroesofageo.

 

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Occorre in tal senso precisare che gli alimenti appena indicati sono buoni, leggeri e a favore del reflusso, solo a patto che venga esperito un determinato tipo di cottura o di preparazione. Quando infatti si cuoce in maniera inadeguata uno di questi alimenti, non si fa altro che ottenere l’effetto contrario: il reflusso viene infatti favorito dinanzi a cibi fritti, grigliato eccessivamente o combinati tra loro in maniera inappropriata.

Se ad esempio si intende mangiare un uovo è fattibile purché non venga fritto. Stesso discorso vale per le verdure. Per quel che concerne la carne non va condita con troppo olio, con spezie o intingoli pesanti, così come non andrebbe grigliata. Il pane acquistato non deve essere troppo cotto o bruciacchiato.