Gastrite e dieta

 

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Quando si soffre di gastrite è fondamentale scegliere con attenzione cosa mangiare. La dieta, nei casi d’insorgenza di questa patologia, rappresenta sia un’occasione di prevenzione per eventuali fenomeni degenerativi, sia un modo per curare condizioni infiammatorie.

Quando si soffre di gastrite è fondamentale orientare le proprie scelte nutritivi su cibi il più possibile semplici da digerire. La scelta cade quindi molto facilmente sulla frutta e la verdura, molto utili anche per il loro contenuto vitaminico. Cosa è meglio preferire in caso di gastrite? Beh ecco così di primo acchito qualche consiglio su cosa consumare: succo d'arancia per via dell’acidità minore rispetto ad altri agrumi; frutti rossi; banane; mele; verdure cotte al vapore; finocchi.

 

 

Gastrite e alimentazione: cibi sì e no

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La correlazione tra gastrite e alimentazione è strettissima: se la mucosa dello stomaco si irrita e si infiamma ciò è dovuto principalmente allo stile di vita, ad una dieta scorretta.

Va da sé che la sintomatologia della gastrite si può ridurre ed alleviare o, addirittura, risolvere adeguando le abitudini alimentari.

 

Se il responsabile è l’Helicobacter pylori

Se la causa principale responsabile di questo disturbo non è una dieta scorretta bensì l’infezione da Helicobacter pylori bisognerà, sicuramente, ricorrere a terapie farmacologiche (antibiotici) ma, comunque sia, sarà necessario fare molta attenzione all’alimentazione evitando i cibi no e puntando sui cibi sì.

 

Gastrite e intolleranze alimentari

Ognuno di noi digerisce ed assimila i vari cibi in modo del tutto personale e può soffrire di determinate intolleranze alimentari che non bisogna né ignorare né tantomeno trascurare.

Una volta individuati gli alimenti non tollerati, chi soffre di gastrite potrà risolvere o ridurre il problema avendo cura di non consumare quei determinati cibi.

 

Il segreto per combattere la gastrite

I cibi sì e no che andremo ad elencare riguardano sia chi soffre di gastrite lieve sia chi è affetto da forme croniche o più gravi.

Oltre ai cibi consigliati e non consentiti, vi daremo consigli utili in linea con un corretto stile di vita.

In qualsiasi caso, il diktat è: non causare ulteriori stress allo stomaco con cibi che possono peggiorare l’irritazione o l’infiammazione della mucosa gastrica.

Il segreto per combattere la gastrite è seguire una dieta che abbia come obiettivo la diminuzione della secrezione acida dello stomaco.

 

Gastrite e alimentazione: i cibi sì

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Gastrite e alimentazione trovano l’intesa perfetta se assumete i seguenti cibi:

  • Leggeri, a basso contenuto lipidico come il pesce fresco e magro, formaggi magri (freschi, non fermentati) o parzialmente scremati come il Grana Padano, carni bianche e magre;

  • Ricchi di fibre, che non causano l’aumento di acidità gastrica, come le verdure fibrose (carciofi, fagiolini, lattuga, sedano, cavolo, ortiche);

  • Contenenti flavonoidi (sedano, mirtilli, mele) che inibiscono la crescita di Helicobacter pylori;

  • Ad alto contenuto di vitamine del gruppo B ma anche generosi di calcio (mandorle, fagioli, spinaci ed in genere ortaggi a foglia);

  • Finocchi, zucchine, carote che attenuano i dolori allo stomaco;

  • Tutta la frutta non acida come banane, mele, fichi, ad eccezione del succo di limone diluito in acqua;

  • Succhi di frutta, tranne quelli molto acidi come agrumi, pompelmo, ecc.;

  • Pasta, riso e cereali integrali, avena, patate;

  • Pane ben cotto, senza mollica, fette biscottate, cracker;

  • Olio extravergine di oliva a crudo, da usare con moderazione;

  • Tutte le minestre, tranne quelle preparate con estratti di carne o brodi;

  • Uova alla coque o in camicia;

  • Miele, marmellata, biscotti secchi e budini al latte;

  • Finocchi (sia crudi che cotti), asparagi;

  • Legumi leggeri (ad esempio, le lenticchie);

  • Latte e yogurt parzialmente scremati, da consumare con moderazione.

 

 

Gastrite e alimentazione: i cibi no

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Evitate più che potete (non soltanto nella fase acuta della gastrite) i seguenti cibi:

  • Alimenti ad alto contenuto di grassi che favoriscono la secrezione di acido nello stomaco come carni rosse (insaccati inclusi), formaggi piccanti e grassi (specie quelli fermentati come pecorino e gorgonzola), pesci grassi o conservati;

  • Burro, strutto, margarina o salse con panna;

  • Condimenti piccanti e speziati che contengono pepe bianco, nero, peperoncino, aglio;

  • Cibi che generano gas come cavolo, broccoli, latte, cipolle, piselli, fagioli secchi;

  • Frutta acidula come mandarini, arance, limoni o fragole, ma anche frutta secca (ricca di grassi e proteine);

  • Pomodori, peperoni, aceto per la loro natura acidula;

  • Cibi fritti e condimenti a base di burro, più difficili e lunghi da digerire;

  • Alimenti conservati sotto sale, sott’olio, affumicati, in salamoia;

  • Dolci a base di creme o liquori, cioccolato, caramelle e gomme da masticare;

  • Cibi poco cotti o, al contrario, molto cotti;

  • Brodi ed estratti di carne, dado;

  • Pane di segale;

  • Uova fritte e sode.

 

Bevande sì

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Dopo aver parlato di gastrite e alimentazione con particolare riferimento ai cibi consentiti e non, vale la pena dedicare un paragrafo a parte alle bevande sì e no, quelle da consigliare e da evitare categoricamente perché irritano la mucosa dello stomaco portando all’aumento della produzione di acido gastrico.

Si consigliano i succhi di frutta non acidi (alla mela, per esempio) e yogurt da bere.

E’ fortemente consigliato, invece, bere tisane di erbe (infusi a base di camomilla, finocchio, malva, liquirizia) e tanta acqua (almeno un litro e mezzo al giorno) perché i liquidi benefici, insieme alla saliva, proteggono le mucose esofagee dai succhi gastrici.

Evitate, però, bevande troppo calde, troppo fredde o ghiacciate, soprattutto a stomaco vuoto.

 

Bevande no

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Alcolici e superalcolici sono in cima alla lista, sono da eliminare del tutto.

Segue il caffè (anche quello decaffeinato anche se fa meno male), le bibite che contengono caffeina ed il .

Cercate di bandire dalla vostra dieta anche le bibite troppo zuccherate o derivanti da frutti aciduli.

Contrariamente a quello che si pensa, l’acqua gassata non aiuta a digerire: l’anidride carbonica e le bollicine, dilatando lo stomaco, aiutano ad espellere gas ma questo non significa favorire la digestione ideale.

Bere latte scremato fa stare meglio all’inizio, essendo alcalino e contrastando l’acidità, ma l’effetto benefico dura poco: i sintomi, dopo un po’, si ripresentano in quanto, essendo ricco di grassi e proteine, il latte favorisce l’acidità, rallenta la digestione e lo svuotamento intestinale.

 

 

Gastrite, carne, pesce e dintorni

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Quando si sceglie cosa mangiare in caso di gastrite molto spesso si tende a non prendere in considerazione la carne, perché si pensa possa peggiorare lo stato infiammatorio.
Questa impostazione è sbagliata, in quanto basta davvero porre attenzione al livello di pulizia degli ambienti dove viene acquistata e alla freschezza del prodotto.
Per quanto riguarda invece le modalità di trattamento culinario, ecco qualche consiglio che è bene seguire quando si vuole mangiare carne e si soffre di gastrite.

- Adottare una cottura leggera;
- Cuocere sia in padella, sia al forno, senza troppi condimenti.

Per quanto riguarda il pesce è fondamentale optare per prodotti freschi, evitando soluzioni confezionate e surgelate.

 

Gastrite, latte e latticini

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Quando si sceglie cosa mangiare in caso di gastrite è bene evitare il latte, soprattutto quello vaccino. La digeribilità è infatti sostanzialmente difficile di base, e la situazione peggiora nei casi di gastrite.
In queste situazioni è preferibile adottare come opzione lo yogurt bianco, possibilmente magro.
Un’altra alternativa per un’ottima colazione quando si soffre di gastrite può essere costituita dal latte di soia, dal quinoa o dal latte di riso, prodotti che aggrediscono in maniera estremamente contenuta la mucosa gastrica già in condizioni non sane.

 

Consigli utili

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Premesso che gastrite e alimentazione sono strettamente collegate tra loro, è importante seguire alcune regole d’oro:

  1. Evitate le ‘abbuffate’, i pasti eccessivi, e prediligete la regola del mangiare poco e spesso per mantenere l’acidità gastrica entro limiti ottimali;

  2. Masticate lentamente evitando tensioni a tavola perché la fretta (ancor più se aggravata dallo stress) è nemica acerrima della digestione;

  3. Imparate a riconoscere gli alimenti che causano il peggioramento dei sintomi;

  4. Mangiate almeno 5 volte al giorno (colazione, pranzo, cena, spuntino in tarda mattinata e nel pomeriggio) in orari regolari senza saltare o ritardare i pasti;

  5. Evitate costrizioni allo stomaco, cinture e fasce alla vita (altezza ombelico) e preferite pantaloni o gonne a vita bassa che fasciano i fianchi per favorire la digestione;

  6. Preferite cotture semplici come quella al vapore, alla griglia, ai ferri, alla piastra, al forno o al cartoccio evitando il più possibile le fritture;

  7. Non mescolate proteine e carboidrati;

  8. Se avete problemi di digestione, non concedetevi la classica pennichella perché la posizione orizzontale ed il sonno non aiutano lo stomaco a lavorare come si deve;

  9. E’ nemico della digestione anche il colpo d’aria allo stomaco o il tuffo in acqua: il freddo può essere un problema per chi ha difficoltà a digerire, quindi evitate bruschi sbalzi di temperatura;

  10. Se, dopo mangiato, soffrite di bruciori o dolori allo stomaco, assumete un antiacido, sostanza che reagisce con l’acido cloridrico e lo neutralizza come, ad esempio, certi farmaci a base di carbonato di calcio e magnesio;

  11. Restate in posizione seduta almeno nei 10 minuti successivi alla fine del pasto e, se possibile, fate una passeggiata per favorire la digestione;

  12. Non fumate perché il fumo contribuisce a danneggiare la mucosa gastrica;

  13. Consumate la frutta lontano dai pasti.