Gastrite e Stipsi sono collegati?

 

I disturbi dello stomaco, come il bruciore, la difficoltà di digestione e la gastrite possono ricollegarsi all'irregolarità intestinale, e dunque alla stitichezza (ma anche alla diarrea). Si tratta di condizioni molto comuni, che purtroppo incidono negativamente sulla vita di chi ne soffre.

 

Se da un lato infatti potrebbe essere un problema momentaneo, destinato a passare nel giro di pochi giorni, dall’altra, questo collegamento di disturbi potrebbe permanere e mettere in bilico la salute generalizzata del paziente.

Solo grazie ad una visita è possibile andare a fondo della questione e stabilire alcuni dei trattamenti da porre in essere per risolvere la gastrite e tutto ciò che ne consegue. Grazie ad un percorso di check-up completo infatti, e grazie al cambiamento del proprio stile di vita, si può andare alla radice del problema, risolvendo  queste condizioni patologiche.

Così facendo il paziente vedrà risolvere non solo i suoi problemi gastrici, ma anche tutto ciò che ne consegue, in particolare la stipsi.

 

 

Il rapporto tra lo stomaco e l’intestino

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I problemi allo stomaco, come la gastrite si portano dietro una carrellata di sintomi e disturbi che tendono a scombussolare non solo l’apparato digerente, ma anche quello intestinale. Se tra le varie soluzioni proposte dallo specialista, viene innanzitutto indicato un cambiamento delle proprie abitudini a tavola è proprio perché, oltre a voler eliminare i fastidi allo stomaco, il medico spera di poter aiutare il paziente a ritrovare la sua naturale regolarità.

Complice della correlazione tra gastrite e stipsi potrebbe essere il fatto che la bile tende a refluire nello stomaco, causando difficoltà e lentezza nella digestione e nausea, condizioni queste che facilmente generano difficoltà di liberarsi dalle feci. Spesso, i disturbi legati allo stomaco possono essere causati da cattiva alimentazione o ad alterazioni della flora batterica, il che finisce addirittura con il peggiorare la situazione.

 

Stipsi e irregolarità intestinale

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Questi disturbi, come anticipato nel paragrafo introduttivo, tendono a ripercuotersi negativamente sulla qualità della vita. Basti pensare che una buona percentuale della popolazione soffre di stitichezza, soprattutto il gentil sesso durante l’avanzare dell’età. Ma di questa percentuale, la maggior parte ignora che l’irregolarità intestinale possa dipendere da problemi legati allo stomaco.

Motivo per cui un medico di solito, per avere un quadro clinico completo, richiede innanzitutto una visita gastroenterologica, poile analisi del sangue, l’esame del sangue occulto nelle feci, un’ecografia addome completo – studio anse intestinali, e un breath test (scelto tra lattosio, lattulosio, fruttosio e glucosio).

A seconda dell’esito dei primi esami si potrebbe anche volere dal paziente un esame parassitologico, una coprocoltura e calprotectina fecale, che servono a capire se ci sono infiammazioni tali a provocare la poca regolarità dell’intestino.

 

 

Campagne informative sulla correlazione stitichezza/gastrite

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Gli esperti stanno provando a sensibilizzare le persone attraverso delle campagne informative e preventive volte a dimostrare questa relazione intercorrente tra la gastrite e la stitichezza. Connessione che purtroppo tende a peggiorare durante le stagioni fredde e che spesso richiede l’assunzione di rimedi naturali o di terapie farmacologiche volte ad alleggerire la problematica.

In tal senso da qualche anno viene proposta una campagna, “Stomaco e intestino al centro della tua salute”, organizzata da Apoteca Natura in collaborazione con SIMG (Società Italiana di Medicina Generale).

Attraverso dei test completamente gratuiti da fare presso le farmacie che aderiscono all’iniziativa, è possibile stabilire quale sia la reale condizione del proprio stomaco, e in caso di problemi, individuare soluzioni del tutto personalizzate.

Tale campagna mira proprio a mettere in evidenza come stomaco e intestino sono collegati da un filo conduttore. È importante riconoscere che la regolarità intestinale possa essere sfavorita da disturbi gastrici, ed è un bene anche stabilire le giuste soluzioni ad un problema tanto comune. Il cittadino-paziente deve avere contezza di quanto il suo corpo affronta, e deve anche sapere che la prevenzione è molto più importante della risoluzione dell’eventuale problema.

 

 

In vista di quanto secondo il dottor Giuseppe Ventriglia, responsabile dell’area fitoterapia della SIMG, i pazienti vanno sensibilizzati soprattutto all’uso di rimedi naturali piuttosto che a quello di una terapia esclusivamente medica. Sono troppe le risorse, economiche e non, spese per risolvere problemi gastrointestinali che potrebbero tranquillamente essere risolti imparando a rivoluzionare, per il proprio bene, il consuetudinario stile di vita.

Dal momento che sono in aumento i pazienti affetti da gastrite e conseguente stipsi, e sono al contempo in aumento le richieste di terapie ad hoc, l’associazione suddetta ha deciso di portare tra la gente l’informazione in merito.

Per una salute a 360 gradi dello stomaco, e per evitare disturbi di irregolarità intestinale, i pazienti devono sapere che anche lo stress, le emozioni, gli stati nervosi, non fanno che aumentare, non di poco, questo genere di problemi. Altre cause possono essere collegate all’abuso di alcolici, caffè, .

Ma anche diete fai da te e abiti eccessivamente stretti, nonché digiuni forzati. Insomma, a ben vedere, sono le abitudini ad incidere sulla salute gastrica, e se lo stomaco si indebolisce, anche l’intestino funziona male. Il cambiamento dello stile di vita diventa quindi il primo grande passo verso una rivoluzione della propria salute gastrointestinale, e aiutandosi con prodotti e/o integratori naturali (ad esempio Kijimea Regularis è un integratore per il trattamento della digestione difficile,stitichezza, gonfiore addominale e flatulenza), può tutto lentamente tornare a funzionare come dovrebbe.

Giacché ci siamo ricordiamo che, rimedi naturali che non fanno male allo stomaco ma che aiutano a superare la stitichezza sono aloe e senna. Si tratta di piante che possono anche proteggere la mucosa gastrica (un po' come fanno, altea, orzo e sostanze minerali quali nahacolite e limestone) il che aiuta a combattere la gastrite

Sì anche a tisane a base di finocchio, cumino, carvi o menta, che da un lato favoriscono la fisiologica eliminazione dei gas e dall’altro influenzano positivamente le secrezioni e la motilità intestinale.