Gastrite e insonnia, la guida
Come tutti ben sappiamo, soffrire d'insonnia può provocare molteplici problemi di salute. Basta stabilire quale sia la causa per correre ai ripari, ma cosa accade se tutto si correla ai problemi dello stomaco?
Secondo alcune ricerche infatti uno scorretto stile di vita alimentare, con annesse malattie dell’apparato digerente possono provocare disturbi del sonno. Anche la gastrite può essere motivo di insonnia, disturbo questo che se diventa cronico incide negativamente sulla complessiva salute delle persone.
A ben vedere dunque, i disturbi del sonno possono accompagnare anche la gastrite, fino a creare una condizione generale di malesseri e insoddisfazione, che compromettono il benessere del paziente.
Un legame attestato dalla scienza
A ritrovarsi alle prese con difficoltà di addormentamento, ridotta durata del sonno, risvegli frequenti o sonno non ristoratore è circa un terzo dei pazienti che soffre di sintomi della gastrite.
Secondo la scienza esiste un legame diretto tra l’assenza di sonno e l’aumento delle patologie allo stomaco.
Ogni sintomo, in seno ad un'insonnia intensa, tende ad amplificarsi: nel cuore della notte ci si sveglia con crampi e fastidi addominali, che non aiutano il riposo.
Tutte quelle sensazioni viscerali di malessere possono essere la causa di un cattivo riposo notturno. Non solo il paziente può avvertire di avere un sonno leggero, o può sentirsi disturbato nella notte dai sintomi da gastrite, ma può addirittura avere una totale carenza di sonno, con conseguente scarsità di ore di riposo.
La gastrite provoca insonnia, o insonnia provoca la gastrite?
In un recente studio, è emerso che il 33% dei pazienti insonni soffre di gastrite.
Questo vuol dire che non per forza sia la gastrite a provocare il poco sonno, ma può essere il mancato riposo a far sviluppare questa patologia.
Tuttavia i meccanismi di questa associazione gastrite / insonnia sono sconosciuti: la scienza non riesce a spiegarsi come i disturbi del sonno possano ripercuotersi sulla salute dello stomaco e viceversa. Ma sta di fatto che questo avviene.
E infatti, si ipotizza che l’insonnia contribuisca a sviluppare una condizione di ipersensibilità allo stomaco, che porterebbe a una maggiore sensibilità al dolore di tutto il contro gastrico. Interazione questa che nasce da un’attivazione anomala del sistema nervoso autonomo.
Questo legame reciproco tra stomaco e sonno, e tra le conseguenti sintomatologie di ambedue le patologie, porta ad un circolo vizioso che risulta difficile da interrompere.
Così come la gastrite incide sul sonno, il mancato sonno incide sullo stomaco, influenzando la sensibilità e il corretto funzionamento.
La scienza e le nuove ricerche sula correlazione insonnia e apparato digerente
Non mancano ulteriori indizi di un rapporto intercorrente tra sonno e apparato digerente. La scienza ne individua uno nella capacità della melatonina (sostanza coinvolta sia nella regolazione del ritmo sonno-veglia sia nella modulazione del rilascio di molecole proinfiammatorie nell'intestino) di ridurre i sintomi dolorosi a carico dell’intestino.
Tuttavia troppi sono i punti deboli e le domande che restano senza una risposta circa il motivo per cui sonno e gastrite riescono a camminare sullo stesso binario. Sempre alcuni studi sostengono che le ricerche effettuare si basano per lo più da donne, che sono maggiormente predisposte all’insonnia, e i parametri valutati sono eterogenei, come lo sono gli strumenti utilizzati nelle indagini scientifiche.
Ragione per la quale avranno condotti molti altri studi, innanzitutto per stabilire una metodologia, che possa coinvolgere più persone, che possa esaminare adulti e bambini, uomini e donne. Occorrono delle ricerche cioè che possano seguire l'evoluzione dei pazienti nel tempo e che analizzino parametri sia soggettivi che oggettivi.
Correlazione alimentazione, gastrite e sonno
Sicuramente alla base di ogni cosa c’è l’alimentazione. Sappiamo bene che già chi soffre di disturbi gastrici deve seguire una dieta sana ed equilibrata. Così come sappiamo che per un bel sonno ristoratore occorre mangiare poco e leggero.
In generale, la principali cause alimentari che possono determinare disturbi del sonno sono il mangiare in fretta, saltare i pasti, fare pasti abbondanti, non avere regolarità nei pasti, assumere cibi troppo conditi e ricchi di sostanze eccitanti o la presenza di reazioni avverse a specifici alimenti (intolleranze e allergie alimentari).
Ne consegue che il cibo va ad incidere sulla qualità e sulla quantità del sonno nell’uomo, anche perché alcuni alimenti più di altri hanno una composizione tale da favorire oppure inibire il riposo notturno.
Una condizione questa che oltre a contribuire sulla qualità del nostro dormire, incide anche su eventuali disturbi gastrici: se cattiva alimentazione e gastrite camminano parallele, così come camminano sulla stessa lunghezza d’onda insonnia e dieta squilibrata, ne consegue che gastrite e insonnia sono interconnesse.
Non si può vivere mangiando con squilibrio sregolatezza, perché si tende in questo modo a deformare l’orario biologico del proprio corpo e quindi anche del proprio riposo. Il non avere orari regolari dei pasti e del sonno porta a uno scarso controllo nelle funzioni generali dell’organismo.
Per evitare gastrite ed insonnia, si consiglia una dieta sana, fatta di più pasti (almeno cinque) durante la giornata con pasto unico serale leggero sia per lo stomaco che per il sonno.
Sono da evitare cene abbondanti, ricche di grassi e proteine che compromettono la digestione (rendendola più difficile e più lenta) e che in automatico provocano difficoltà ad addormentarsi e sintomi quali reflusso esofageo, acidità gastrica ed esofagea, nausea e sensazione di vomito.
Questi sintomi non solo compromettono il sonno e non permettono un riposo di qualità, ma garantiscono anche un aggravamento della gastrite. L’eccesso di grassi e proteine durante la cena, specie se accompagnati anche da alcool, cola, caffè e fumo, provoca una diminuzione nella sintesi di serotonina (ormone importante nell’induzione del sonno) e aumenta la produzione di adrenalina (ormone cosiddetto “di allerta” che contrasta il sonno).
Quando il corpo manda un segnale e lo fa attraverso il mancato riposo e i fastidi allo stomaco, vuol dire che c’è qualcosa che non va e bisogna assolutamente correre ai ripari.
In vista di ciò, dovresti provare a ridurre dalla tua dieta il consumo di cibi come formaggi stagionati e carni insaccate ed affumicate (in quanto contengono alti livelli di tiramina che tendono ad affaticare il sonno).
Stesso discorso vale per i carboidrati raffinati e per gli additivi alimentari che disturbano il sonno. Parliamo di tutti alimenti che fanno male a chi soffre di gastrite, a dimostrazione di come i due disturbi siano collegati.
Di contro si dovrebbero assumere alimenti ricchi di aminoacidi quali il triptofano o alcune vitamine come vitamina B1 e B6, in quanto stimolano la formazione di melatonina e serotonina che oltre ad indurre il sonno ne migliorano la qualità.