Questo significa che in presenza di alcuni sintomi come reflusso gastroesofageo, gastrite, bruciore di stomaco, un intervento osteopatico di uno specialista potrebbe riuscire a risolvere il problema.

 

 

La struttura dello stomaco ai fini osteopatici

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Lo stomaco è quella "sacca" che deve accogliere il cibo e che mette in funzione altri organi e apparati per permettere all’intestino di assimilare cio che serve e di scartare quello che invece non necessita al corpo.

Per capire come utilizzare l’osteopatia e combattere i problemi relativi al condotto gastrico dobbiamo esaminare la struttura dello stomaco. Se infatti da un lato, questo viscere ha circa quattro legamenti che lo riuniscono alle strutture circostanti, dall’altro vi è la parte del cardias che insieme al fondo dello stomaco entrano in diretto contatto col diaframma.

Quanto appena detto dimostra, che la connessione tra esofago e stomaco avviene attraverso dei fasci muscolari autonomi che creando una valvola permettono al cibo di scendere e non risalire. Il contatto diretto con il diaframma è dunque uno dei primi fattori per i quali l’osteopatia può risolvere alcuni dei disturbi inerenti il condotto gastrico.

Continuando su questa lunghezza d’onda, vi è anche da dire che lo stomaco gode di alcune connessioni, sia neurologiche che meccaniche col tratto dorsale D6 D7 D8.

Da qui partono le diramazioni simpatiche di innervazione dello stomaco. Un ulteriore legame, se pur non propriamente diretto, è quello con il tratto cervicale grazie all’esofago che presenta strette connessioni con esso. Intervenendo dunque esternamente su queste parti del corpo, lo stomaco può trovare il suo equilibrio e i suoi benefici.

 

 

Le disfunzioni legate allo stomaco

Questi collegamenti con altre parti del corpo che non concerne apparati e organi interni, spiegano come sia possibile che lo stomaco provochi tensioni sul diaframma quando mangiamo troppo o quando lo stesso vive dei malesseri del calibro del reflusso o del bruciore.

Quelle strane sensazioni che avvertiamo dopo una grossa abbuffata, o dopo aver mangiato qualcosa di poco delicato, è dunque provocato da queste importanti interconnessioni.

Va da sé quindi che se lo stomaco funziona male, o se i processi digestivi non seguono il loro regolare decoroso, si vengono a formare delle tensioni anche all’esterno del corpo. Tensioni che  come vedremo più avanti possono risolversi attraverso l'osteopatia.

Ad esempio, a causa della connessione col tratto dorsale si potrebbero formare, in caso di malesseri gastrici, delle rigidità del tratto D6 D7 D8.

Specialisti osteopati per l’appunto, pertanto suggeriscono ad alcuni pazienti con gastrite, di effettuare una mobilità gastrica, che in concomitanza di una dieta adeguata, è in grado di ridurre le tensioni ed i fastidi.

 

Imparare a riconoscere i sintomi

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Prima di effettuare un controllo specialistico ed eventualmente capire se l’osteopatia può risolvere un qualche problema legato all'apparato digerente, è giusto cercare di capire il malessere che si avverte.

Di solito, in presenza di disturbi gastrici si tende ad addurre allo stomaco la causa, quando invece spesso è l’organo stesso ad essere vittima di posture sbagliate, oppure di intolleranze, stati di stress ed ansia eccessivi. Quindi lo stomaco è un ottimo campanello d’allarme attraverso cui bisogna imparano ad ascoltare il proprio corpo.

Quasi sempre, i disturbi che viviamo allo stomaco, rappresentano una conseguenza di abitudini completamente scorrette o di disturbi che non abbiamo saputo riconoscere. Si pensi infatti a alimentazione errata, fumo ed alcool, obesità, sforzi eccessivi, stitichezza cronica, traumi addominali e tanto altro ancora.

 

 

L’intervento dell'osteopatia per mal di stomaco, gastrite, reflusso ed ernia iatale

Detto quanto, andiamo a capire come un osteopata può risolvere i tuoi malanni della zona gastrica. Il suo intervento ha infatti il principale scopo di andare a sbloccare le tensioni che si sono create esternamente a causa di uno scorretto funzionamento dello stomaco (tensioni che ovviamente si sono andate a concentrare su muscoli e su scheletro).

Lo specialista deve porre in essere delle manipolazioni della zona gastrica attraverso cui si può favorire il recupero della mobilità e della funzionalità dello stomaco. Una repentina conseguenza sarà la evidente riduzione di gastrite e reflusso.

Tutto questo deve essere però posto in essere in concomitanza di un buon trattamento del proprio stomaco e del proprio corpo perché ciò che passa da lì e che poi sarà digerito, servirà per far funzionare tutto nel modo giusto.

Il trattamento osteopatico è un’alternativa alla fisioterapia, spesso usata come soluzione a malanni gastrici o dolori vari, mirando a correggere lo squilibrio venutosi a creare (approfondisci su fisioterapiavalsecchi.it). Lo specialista va a pianificare uno programma terapico a seconda della gravità clinica e dello specifico caso.

Il suo obiettivo sarà quello di ripristinare il corretto equilibrio di tutto l’organismo. In primis andrà a normalizzare l’attività del sistema nervoso autonomo a livello della giunzione gastroesofagea, dopodiché promuoverà una corretta circolazione linfatica, eliminando le ‘disfunzioni somatiche’ che impediscono all’organismo di correggere questa condizione.

 

L’importanza del trattamento osteopatico

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L’osteopata spesso va a concentrarsi su parti del corpo che apparentemente possono sembrare ben lontane dal sintomo del reflusso gastrico o di altri problemi gastrici. Tuttavia come abbiamo già avuto modo di notare, i collegamenti dello stomaco con il resto del corpo spesso sono sottili e impercettibili.

Il che potrebbe farti rimanere sorpreso, nel vedere come una terapia esterna possa migliorare la salute gastrica.

Queste relazioni di tipo anatomico, neurologico, fasciale, embriologico, circolatorio hanno sviluppato un’importanza oggi per alcuni trattamenti cliniche prima invece non venivano lontanamente considerate. Ecco quindi che una zona del corpo, anche lontana dall’area gastrica, deve essere trattata per risolvere la patologia.

 

Alcune delle strutture che a volte l’Osteopata va a trattare sono:

  • Sistema nervoso autonomo

  • Vertebre e coste

  • Diaframma toracico

  • Diaframmi corporei

  • Vertebre dorso-lombari (D10-L2-3)

  • Strutture anatomiche viciniori

  • Vertebre cervicali C3-4-5 (nervo frenico)

  • Gangli del sistema nervoso autonomo (ganglio celiaco)

  • Base del cranio

 

Solitamente non occorrono molte sedute dall'osteopata per lenire i sintomi dei disturbi gastrici, come ad esempio il reflusso gastro-esofageo.