Gastrite, bruciori di stomaco e freddo

 

Con la stagione invernale sono molti i disturbi che possono minare la nostra salute. Tra i tanti organi del corpo che risentono maggiormente del freddo c’è sicuramente lo stomaco.

 

In questo periodo è facile che problemi come gastrite, bruciori, reflusso, gonfiore e stipsi possano amplificarsi e infastidirci, mettendoci a disagio durante la giornata. In questo articolo guida cercheremo di focalizzarci da cosa scaturisce la relazione intercorrente tra il freddo e la gastrite con vari sintomi associati e quali sono gli eventuali rimedi risolutivi.

 

 

Freddo e disturbi allo stomaco, le cause

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Stomaco e intestino sono forse gli organi più sensibili al cambio di stagione. Con l’arrivo del freddo aumentano bruciore di stomaco e gastrite. Ma quali sono i motivi di questa relazione? Le cause che possono provocare l'acutizzarsi di certi disturbi sono differenti.

Scientificamente non si riesce ancora a dare una spiegazione vera e propria sulla correlazione tra freddo e gastrite, tuttavia le ipotesi più acclarate sono: cambiamenti stagionali, stress, alimentazione e reazioni fisiologiche naturali che avvengono in presenza del freddo.

Sono queste, quasi di certo, le cause più ricorrenti nei soggetti affetti da bruciore di stomaco o da malattie più gravi come il reflusso gastroesofageo e l’ulcera peptica.

 

  • I cambiamenti stagionali

Il passaggio dall’estate all’autunno e all'inverno comporta dei cambiamenti climatici o comunque di abitudini. Si pensi ad esempio al cambio del bioritmo. Con l’inverno diminuiscono le ore di luce solare, il che incide sulla produzione di ormoni neurotrasmettitori come melatonina e serotonina, responsabili non solo del sonno, ma anche del nostro umore.

Al contempo il sistema nervoso captando il cambiamento climatico, tende a reagire negativamente ai cambiamenti della temperatura e dell’umidità (non a caso, oltre ai disturbi gastrici, facilmente si presentano problemi di insonnia, dolori reumatici e senso di fatica).

 

 

  • Lo stress

Con la fine dell’estate, quella sensazione di relax e di adagio mentale tende a scemare. Il ritorno in città, il ritorno alla vita di tutti i giorni, tra lavoro, casa famiglia, figli, o studio, non fa bene alla salute del nostro stomaco.

Se infatti le vacanze ci aiutano a dimenticare ogni malanno, la stagione invernale è teatro di disturbi gastrici: reflusso, ulcera e gastrite tornano a farsi sentire in modo ancora più acuto. In generale quindi tende a sensibilizzarsi di più tutto l'apparato digerente.

 

  • L’alimentazione

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Nel caso in cui i sintomi si presentino di rado, la causa dei bruciori è da ricercare nell’alimentazione. Ci sono dei cibi che già in condizioni normali non andrebbero assunti in caso di gastrite o di reflusso gastroesofageo.

Tuttavia durante la stagione invernale andrebbe evitata l’assunzione della menta, del caffè, di cibi fritti e di quelli piccanti, ma anche del cioccolato (ovvio è che se il malessere allo stomaco, qualunque esso sia persiste, sarà meglio affidarsi a uno specialista o, se necessario, sottoporsi a una gastroscopia) e di ogni altro cibo pesante.

In termini di alimentazione, anche il come mangiamo può influire sulla gastrite e sul reflusso d’inverno. Di solito tendiamo a mangiare di più, ad assumere più carboidrati. Inoltre usciamo anche meno all’aria aperta.

A causa di questa sorta di staticità, si rischia di aumentare il gonfiore addominale e di provocare le alterazioni della funzionalità intestinale, peggiorando così problematiche come la stipsi o l’intestino irritabile. Anche il fatto di mangiare di fretta, fuori casa, durante la pausa dal lavoro o tra una lezione e l’altra possono incidere sulla nostra digestione.

 

  • Reazioni fisiologiche naturali che avvengono in presenza del freddo

Si parla di reazioni fisiologiche naturali per indicare dei comportamenti spontanei, del tutto normali, frutto di una “memoria storica” insita nel nostro corpo e nella nostra mente. Questi tipi di reazioni provengono da un’abitudine che l’organismo umano ha assunto quando in epoche storiche esistevano le differenze di alimentazione tra la stagione calda e quella fredda.

Sebbene oggi non siamo più abituati a queste distinzioni, anche perché determinati tipi di problemi non esistono, il corpo umano è geneticamente programmato per mettere in moto reazioni di sensibilità o di poca tolleranza a cibi specifici durante la stagione invernale (reazioni che non sussistono in estate). Seppur lievi ed impercettibili, anche queste reazioni sono causa dei bruciori di stomaco invernali.

 

 

I sintomi più gravi

La gastrite è un disturbo che incide sulla mucosa dello stomaco infiammandola e aumentando la produzione di acido. Durante la stagione invernale tutto questo si amplifica, portando addirittura ad una riduzione delle difese della mucosa. Potrebbe, in alcune circostanze più gravi, presentarsi anche una sensazione di nausea. Inoltre si fa fatica a digerire.

Il bruciore di stomaco si ha invece di solito in conseguenza di una forte gastrite e in presenza del reflusso gastroesofageo (che si verifica quando il succo gastrico refluisce appunto nell’esofago e ne irrita la parete). Con il freddo, le pareti dello stomaco sono ancora meno tolleranti all’aggressione dell’acido prodotto dallo stomaco. Inoltre si possono presentare altri sintomi come il rigurgito di materiale gastrico, la sensazione di fastidio dietro lo sterno.

 

 

Gastrite e freddo: Come ridurre i sintomi

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Avendo già palesato che l’alimentazione è tra le cause più comuni della gastrite e del bruciore di stomaco durante l’inverno, la prima cosa che devi fare per evitare la persistenza dei sintomi è seguire una dieta equilibrata. Bisogna bere molto, e apportare nel proprio organismo molte più fibre.

Nei limiti del possibile si dovrebbe continuare a svolgere anche un po’ di attività fisica. Approfitta delle belle giornate per passeggiare all’aria aperta anche se sei in montagna (consulta nel caso questa guida su come orientarsi in montagna) cerca qualche bel sentiero per passeggiare in armonia con la natura, in quanto è importante avere contatti diretti con i raggi del sole al fine di aumentare la produzione di quei neurotrasmettitori attivati dalla luce solare. Così facendo avrai anche modo di abituarti gradatamente a sopportare temperature invernali.

Se i disturbi si presentano una volta ogni tanto, basterà stare attenti alla propria alimentazione, evitando quei cibi che abbiamo intuito siano responsabili del fastidio allo stomaco. Qualora invece i sintomi dovessero diventare più frequenti, e insieme al bruciore dovesse presentarsi pure un dolore nella parte posteriore dello sterno è bene rivolgersi al proprio medico.

Sarà lui a decidere se occorre fissare una visita da uno specialista gastroenterologo. Quest’ultimo è il professionista perfetto per indirizzarti verso un'eventuale terapia con farmaci antiacidi o inibitori della secrezione acida. Se anche i farmaci fossero inutili, non resta altro che fare degli esami più approfonditi per stabilire da cosa dipendano.