Gastrite ipertrofica

 

gastrite ipertrofica

La gastrite ipertrofica, conosciuta anche con la definizione clinica di gastrite ipertrofica gigante e di Ménétrier, è una patologia cronica che ha come principale conseguenza l’ispessimento della mucosa gastrica.

 

Gastrite ipertrofica: i principali sintomi

Il principale sintomo della gastrite ipertrofica consiste, come già ricordato, in un fenomeno d’ispessimento della mucosa gastrica, sulla quale compaiono creste di grandi dimensioni che tendono a secernere muco.
Questa condizione rappresenta la manifestazione più severa della patologia e si accompagna a sintomi come:

- Frequenti scariche diarroiche;
- Vomito;
- Nausea;
- Perdita di peso.

La gastrite ipetrofica si presenta con particolare frequenza in soggetti di sesso maschile in età adulta, in particolare tra i 30 e i 50 anni. I casi d’insorgenza in pazienti di età infantile sono caratterizzati da manifestazioni meno severe della patologia, che tende a cronicizzarsi con meno frequenza.

 

 

Gastrite ipertrofica: le cause

Quali sono le cause principali dell’insorgenza di gastrite ipertrofica? Trattandosi di una forma cronica, è possibile inquadrarle soprattutto nell’azione dell’Helicobacter Pylori, ma anche nell’influenza di aspetti connessi alle abitudini quotidiane del paziente.

A tal proposito è possibile citare:

- Tabagismo;
- Abuso di alcol;
- Bulimia;
- Reflusso gastroesofageo.

 

 

Gastrite ipertrofica: la diagnosi e la cura

Quando si presentano assieme i sintomi che abbiamo approfondito nelle righe precedenti si presentano accompagnati da un dolore acuto localizzato nella parte alta dell’addome è necessario consultare un medico.
La principale procedura diagnostica in questi casi prevede un esame gastroscopico e il prelievo di un campione di tessuto, che viene poi analizzato tramite esame istologico.
Per curare la gastrite ipetrofica possono essere prescritti sia farmaci in grado di contrastare la secrezione mucotica provocata dall’Helicobacter Pylori, sia antibiotici.
Queste terapie si accompagnano sempre all’assunzione di un gastroprotettore. Rimane in ogni caso fondamentale la prevenzione, che può essere attuata eliminando tutti quegli alimenti in grado di irritare la mucosa gastrica (p.e. cibi piccanti, formaggi grassi, alimenti caratterizzati da un forte livello di acidità, alcolici, superalcolici, caffeina).