Gastrite acuta: cure e rimedi
Come curare la gastrite acuta: le terapie
La terapia immediata consiste nel cercare di indurre il paziente al vomito se questo non è avvenuto spontaneamente e successivamente provvedere ad una lavanda gastrica con acqua tiepida. La norma vuole che il paziente digiuni per almeno un giorno assumendo solo liquidi. Per le forme lievi di gastrite acuta è necessario seguire una dieta in bianco per qualche giorno, mangiando specialmente riso o pasta quasi con assenza di condimento. In questi casi è possibile evitare l'ingerimento di farmaci in quanto il paziente ritornerà in pieno stato di benessere in poco tempo. Solo nel caso di gastrite acuta in forma particolarmente dolorosa è conveniente assumere farmaci e medicinali gastro protettori e che contrastano l'eccessiva attività intestinale.
Gastrite acuta da ingestione di sostanze caustiche
Una forma particolare di gastrite acuta è quella provocata dall'ingestione involontaria di sostanze caustiche come acidi, soda caustica, ammoniaca, lisciva. Molto spesso, infatti, al telegiornale danno la notizia di persone che scambiando una bottiglia contenente acido per una contenente acqua ingeriscono sostanze altamente dannose per l'organismo come l'acido cloridrico, l'acido solforico, l'acido fenico ed altri acidi che non hanno un colore e si presentano trasparenti come l'acqua. Tale assunzione provoca una necrosi delle pareti gastriche. Il vomito è di color rossastro per la presenza di sangue ed il paziente prova una sensazione di fortissimo dolore a livello epigastrico.
Il malato inoltre va incontro quasi sempre a collasso cardio-circolatorio, con polso piccolo e frequente, presenta una forte sudorazione e spesso ha una incapacità nel parlare per le profonde ferite causate nel passaggio dell'acido nella glottide. In seguito ad una palpazione della pancia in direzione dello stomaco il paziente prova un fortissimo dolore. Le feci sono di colore molto scuro in seguito alla presenza di sangue occulto.
La terapia è sempre d'urgenza e la prima mossa è operare nell'immediatezza con una lavanda gastrica. Se si è a conoscenza della natura del materiale caustico ingerito si aggiungerà al liquido di lavaggio delle sostanze tamponanti in modo da riequilibrare il pH, altrimenti si userà un liquido neutro. Per contrastare il forte stato di collasso è necessario utilizzare gli analetti e la somministrazione endovenosa di liquidi e plasma. Per calmare i dolori, invece, si usano analgesici e se non dovessero bastare anche stupefacenti. Solo una volta superate le criticità dello stadio acuto, il paziente verrà trattato con le medesime modalità della gastrite acuta alimentare.