Curcuma in cucina per combattere la gastrite
Cos’è la curcuma
La curcuma è una pianta erbacea perenne che appartiene alla famiglia delle Zingiberacee ed è considerata lo zafferano delle Indie o zenzero giallo. Il suo nome scientifico è Curcuma Longa ed è coltivata in prevalenza nelle regioni tropicali. La nazione che ne produce in grande quantità è l’India, seguita da Cina, Indonesia, Costa Rica e Hawai.
E’ una pianta molto abbondante e a basso costo. Le piante di curcuma sono dotate di rizoma (che è la radice della curcuma a forma cilindrica ramificata e di colore giallo o arancione), di foglie lunghe a forma ovale e di fiori raccolti in spighe. Il rizoma, che è la parte più importante della pianta, viene bollito e asciugato al sole e successivamente grattugiato diventando una polvere di color oro. Possiamo trovare la curcuma in polvere o essiccata a fette nei reparti delle spezie o fresca nei reparti ortofrutta.
Il modo migliore per conservare al meglio le sue proprietà è consumarla fresca aggiungendola solo a fine cottura o a crudo. Se non si riesce a trovare la curcuma fresca è preferibile conservare la polvere di curcuma in barattoli di vetro non trasparenti e sigillati ermeticamente al riparo dalla luce del sole (se, invece, preferisci acquistarla già pronta, puoi trovarla ad esempio in questo negozio online). Per mantenere per qualche settimana la curcuma fresca è consigliabile avvolgerla in un tovagliolo di carta, inserirla in una busta di plastica e conservarla in frigo.
I benefici della curcuma
La curcuma è famosa per il suo potere antiossidante, anti-infiammatorio, digestivo ed epatoprotettore. La curcuma è una sostanza depurativa naturale. Essa, per le sue virtù terapeutiche, può curare gli organi del corpo o essere utilizzata come antisettico per tagli, scottature e contusioni. Il principio attivo della pianta della curcuma è la curcumina che è efficace per i problemi di cuore, fegato, polmoni e per i vuoti di memoria.
Infatti gli antiossidanti contenuti nella spezia contrastano lo sviluppo di disordini neurodegenerativi che si hanno con l’invecchiamento del cervello. Anche nella nostra cucina viene usata per esempio nella colorazione della senape o nella preparazione di certi formaggi e liquori. Come tutte le spezie è importante acquistare la curcuma non ancora macinata perchè quella in polvere con il tempo diventa amarognola e terrosa e perde il colore brillante.
Curcuma in cucina per combattere la gastrite ed effetti collaterali
La gastrite si presenta con mal di stomaco, vomito, febbre, bruciori e nausea. Per trattare questo problema è sempre meglio rivolgersi ad un medico specialista che, una volta fatta la diagnosi precisa, saprà consigliare il paziente a modificare il suo stile di vita e le sue abitudini alimentari per permettergli di riacquistare il giusto benessere.
Tra le soluzioni naturali per combattere il fastidio della gastrite c’è la curcuma che è un ingradiente che non dovrebbe mancare. La curcuma, come spezia o integratore, possiede una ampia varietà di proprietà farmacologiche. Protegge la mucosa e la parete interna dello stomaco e quindi utile in caso di gastriti e iperacidità gastrica. Tali proprietà sono da attribuire agli elementi bioattivi contenuti nella spezia come la curcumina e altri curcuminoidi.
La curcuma infatti ha, grazie a tali proprietà, la capacità di ridurre l’infiammazione e lo stress ossidativo. Inoltre possiede caratteristiche anti-batteriche, anti-funginee e anti-virali. Grazie a queste caratteristiche può prevenire o mitigare patologie infiammatorie e infettive e quindi essere utile nel trattamento della gastrite. Inoltre, in letteratura non ci sono controindicazioni perchè la curcuma non presenta effetti collaterali.
Questo però non significa che se ne può abusare per cui è sufficiente assumere ogni giorno da tre a cinque grammi cioè un cucchiaio o poco meno di polvere. Assumere la curcuma in dosaggi eccessivi porta, a lungo termine, a effetti collaterali momentanei di nausea e diarrea. E’ bene ricordare che per mantenere al meglio le proprietà della spezia è bene utilizzarla nella preparazione dei cibi a crudo e quindi metterla a fine cottura così si evita la dispersione dei principi attivi. Quindi possiamo dire che la curcuma è una vera e propria spezia della salute. Se nei soggetti in buone condizioni di salute la curcuma non ha controindicazioni, nei soggetti con disturbi come l’occlusione delle vie biliari si consiglia di assumerla solo dopo aver consultato il parere di un medico. E’ abbastanza facile il suo utilizzo perchè la curcuma con il suo sapore delicato si adatta ad arricchire il gusto di numerose pietanze. Nei problemi digestivi possiamo utilizzare bevande alla curcuma che riducono il gonfiore di stomaco e donano sollievo dall’acidità e dalla gastrite.
Tisane alla curcuma per curare la gastrite
Per preparare una tisana alla curcuma per curare o alleviare la gastrite è sufficiente rivolgersi ad un erborista di fiducia per conoscere le dosi e le modalità di preparazione. Un centrifugato di carote con aggiunta di una presa di curcuma è un altro rimedio sicuro perchè protegge la mucosa gastrica inibendo anche l'azione dell'helicobacter Pilory.
Curcuma sotto forma di integratore
La curcuma può essere usata come spezia sui cibi o sotto forma di integratore che si può trovare facilmente in farmacia e in erboristeria. E’ preferibile usare un integratore alla curcuma perchè contiene una quantità significativa di curcumina mentre è difficile ottenerne gli stessi livelli usando la curcuma nel cibo come spezia.
Come gli altri integratori anche quelli a base di curcuma possono interagire con altri farmaci perchè, per esempio, possono rallentare la coagulazione del sangue per cui è buona norma consultare il medico prima di iniziare ad assumere integratori. Inoltre la curcuma in capsule ha la comodità di poter essere assunta in qualunque momento si desidera e consente di assumere alte quantità di principio attivo. Ricordiamo che l’integratore non va inteso come sostituto di una dieta equilibrata e di un sano stile di vita.