Gastrite e grigliate al barbecue

 

Con l’arrivo del periodo estivo, trascorrendo molto tempo insieme con amici e parenti, spesso la sera all’aria aperta, si tende a riunirsi in giardino facendo delle grosse grigliate a base di carne, pesce e verdure.

 

Sebbene la scienza abbia spesso allertato le persone sul rischio di mangiare carne alla brace, in molti tendiamo una tantum a farci corrompere da quel gusto unico e intenso.

 

 

Ma anche chi soffre di gastrite può concedersi questo strappo alla regola o è tassativamente vietato mangiare cibi cotti sul barbecue?

 

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Dalla verdura fresca alla carne (bianca o rossa che sia) passando per il pesce, andiamo a vedere quando e come poter mangiare alimenti grigliati in caso di gastrite.

Ricordo comunque che se soffri di gastrite, al di là di tutto è importante abolire o ridurre nella tua dieta alimenti come cibi fritti, salumi ed insaccati molto grassi, dolci elaborati, peperoni piccanti e cibi piccanti, legumi, caffè.

In un piano alimentare pensato per alleviare i sintomi di questo disturbo gastrico, sarebbe bene evitare anche gli alimenti conservati, nei cui ingredienti compaiono additivi chimici, zuccheri raffinati e grassi.

 

 

Verdura grigliate e gastrite

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Chi soffre di gastrite dovrebbe seguire un piano alimentare ad hoc. In generale gli specialisti consigliano, per contrastare i piu comuni sintomi di questa patologia, di consumare molta verdura fresca di stagione (così come la frutta).

Le verdure di stagione aiutano a favorire il funzionamento dell’apparato digerente, riducendo il rischio di acidità. Al contempo le verdure, in particolare quelle ad alto tasso vitaminico, sono ideali per introdurre nel nostro stomaco, elementi antiossidanti, sali minerali e altri elementi benefici capaci di contrastare l’irritazione delle pareti gastriche.

Ma come si possono cuocere queste verdure per evitare di alimentare i sintomi della gastrite?

Tutto dipende da quanta acidità ci provoca la gastrite. In tal caso infatti bisogna porre l’attenzione sulla modalità di cottura, così da favorire una corretta digestione. Ecco perché si consiglia di non abusare con il consumo di verdure grigliate, soprattutto se si usa il barbecue. Condendo con appena un filo di olio, e consumando moderatamente in termini di quantità, le verdure grigliate sono concesse nella dieta di chi soffre di gastrite al massimo un paio di volte a settimana.

Ricordiamo che, al di là della quantità e della modalità di cottura, della verdura vanno soprattutto considerate la freschezza e la qualità.

Per evitare che la verdura grigliata sia pesante per la digestione e possa compromettere il tuo apparato gastrointestinale, ti consigliamo di reperire prodotti e ortaggi rigorosamente freschi e di stagione.

Prediligi i prodotti del posto (quelli cosiddetti a km 0) che non necessitano di metodi di conservazione tali da alterarne le proprietà benefiche e i principii nutritivi.

Per ridurre l’acidità e per apportare all’organismo la giusta quantità di vitamine, elementi antiossidanti, sali minerali e altri benefici elementi, preferisci verdure leggere (ad esempio evita i peperoni), che lo specialista ti consiglia di consumare in virtù del tuo problema.

 

 

Carne cotta alla griglia: differenza tra ghisa, piastra e barbecue

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Si sa gli italiani amano riunirsi soprattutto in estate all'aria aperta e organizzare grigliate tra amici per mangiare in compagnia e assaporare quel gusto così invitante della carne appena bruciata. Il massimo della goduria è preparare il tutto nel proprio giardino (chi se lo può permettere) avendo a disposizione sedie e tavoli, l'amaca per digerire e la fontanina da giardino per pulirsi le mani e sciacquare il cibo.

Ma mangiare carne alla griglia oltre ad essere un piacere per gli occhi ed il palato può fare bene a chi soffre di problemi gastrici?

Per la carne alla griglia il discorso è leggermente differente. Parliamo già di un alimento che di solito viene sconsigliato nelle fasi acute della gastrite, al di là della modalità di cottura. In realtà i gastroenterologi consigliano di sostituire la carne rossa con quella bianca, perché più leggera e meno grassosa.

Circa la modalità di cottura, occorre invece fare una precisazione: tendiamo infatti a generalizzare il discorso parlando di cottura alla griglia, ma in realtà grigliare può voler dire usare la piastra, la padella in ghisa o il barbecue. Tre modi apparentemente simili di cuocere la carne, ma che in realtà cambiano il modo di influenzare lo stomaco.

La carne, consumata una volta a settimana (meglio ogni 15 giorni per chi soffre di gastrite cronica) andrebbe infatti cotta in una padella in ghisa, per evitare che quella crosticina nera tipica del barbecue renda ancora più pesante l’alimento. In caso di gastrite acuta, bisogna evitare a prescindere la carne, bianca o rossa che sia, qualunque sia la modalità di cottura.

 

 

Il pesce grigliato in caso di gastrite

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Il pesce è meglio tollerato da chi soffre di gastrite. Ma anche in questo caso bisogna cuocerlo in modo tale che sia più digeribile per evitare di intensificare i sintomi di questo fastidio problema.

Per cuocere rapidamente il pesce, potresti usare delle padelle che emulino la cottura al barbecue. Dovresti insomma evitare la cottura alla griglia, o al massimo cuocerlo con degli strumenti alternativi. Si pensi alla griglia, o alle padelle in pietra lavica che emulano il sapore del barbecue.

Inoltre più che prestare attenzione alla modalità  di cottura, con il pesce devi stare attento al condimento. Detto in altri termini, devi provare ad evitare di rendere laboriosa la fase digestiva. Condisci poco, non usare spezie e salse troppe acide e prediligi pesci leggeri come sogliola, branzino, orata, merluzzo, nasello, platessa.

Mangiarli ogni tanto alla brace piuttosto che al vapore non guasta, ma sarà opportuno non esagerare, soprattutto se la gastrite si impone prepotente sulla tua salute.