Gastrite e sport: correlazione, pro e contro
Secondo una statistica elaborata per Novartis, a causa dei problemi di salute legati allo stomaco, come la gastrite, oltre tre milioni di italiani rinuncia a fare sport. Questo vuol dire che il 25% degli italiani ha un disturbo gastrico, come reflusso, bruciore o gastrite, che impedisce di fare regolare attività fisica.
Ora viene spontaneo domandarsi se è vero che lo sport sia controproducente per chi soffre di determinati disturbi, e che collegamento sussiste tra la gastrite e l’atto in sé di fare esercizio fisico.
L’esercizio fisico rappresenta la soluzione a molteplici problemi di salute. Qualunque sia il tuo sesso e la tua età, lo sport comporta non pochi benefici al tuo corpo, e questo vale anche se soffri di fastidi legati all’apparato gastrointestinale.
Quanto detto sopra quindi, ovvero che molti italiani rinunciano alla palestra per il bene dello stomaco, è qualcosa di completamente sbagliato.
In caso di gastrite, e di altri problemi gastroesofagei, l’attività fisica può essere dunque una manna dal cielo (eccezion fatta per il reflusso, che come vedremo di seguito, può peggiorare in caso di sport, o meglio in caso si pratichino determinati sport).
Acidità e bruciore e relazione con lo sport
I problemi gastrici sono forse tra quelli più diffusi. Che si tratti di bruciore di stomaco, gastrite, acidità, i sintomi di questi malesseri tendono a ripercuotersi sulla nostra quotidianità.
Il legame tra lo stile di vita che si segue e la salute dello stomaco è molto evidente. Ci sono molte precauzioni da prendere per evitare di aggravare i sintomi dei disturbi gastrici, molte abitudini da cambiare affinché il fastidio possa passare. Tra queste abitudini innanzitutto c’è il cambiamento del regime alimentare, dal momento che andrebbero evitati cibi molto grassi, o anche cibi come il cioccolato, bevande contenenti caffeina, cibi più “acidi” come il pomodoro. In caso di gastrite poi sarebbe da evitare la masticazione di frequente del chewing-gum.
Quello che però può fare realmente la differenza è l’attività sportiva.
Il binomio stomaco/sport è fortemente correlato. Ad attestare la cosa, una ricerca condotta nel 2004 realizzato dal Karolinska Hospital di Stoccolma e pubblicato su Gut 2004.
Dopo una serie di esperimenti e di analisi di dati, il team di ricerca ha concluso nei termini di un’associazione positiva: l’esercizio fisico può proteggere dall’insorgenza del reflusso e della gastrite, così come l’apporto di fibre.
Reflusso gastroesofageo e sport
Un altro studio condotto sulle relazioni tra disturbi dello stomaco e sport ha invece evidenziato la correlazione sussistente con il reflusso gastroesofageo. Questa ricerca del 2012 ha messo in evidenza come determinati tipi di attività motoria possano ridurre il rischio di soffrire di reflusso, in particolare se si tratta di persone obese.
Lo studio in esame aveva ripreso l’argomentazione portata avanti in un’altra ricerca di tre anni prima. Il precedente gruppo di esperti aveva infatti constatato che alcune tipologie di sport come il surf incidono negativamente su disturbi di reflusso. Più in generale era emerso che tutti i tipi di sport o di esercizi fisici svolti a pancia in giù tendevano a stimolare il reflusso.
Mettendo insieme le ipotesi elaborate dai due gruppi di ricerca si può quindi affermare che si, esistono tipologie di sport in grado di dare giovamento ai soggetti che soffrono di reflusso. Più nel dettaglio uno sport adatto, ovviamente accompagnato da una dieta sana ed equilibrata, può controllare il peso corporeo, ridurre lo stress, e prevenire disturbi gastrici, come il reflusso.
Una normale attività fisica, secondo gli esperti gastroenterologi, combatte i segni del peso in eccesso, andando dunque a ridurre anche il rischio di manifestazione dei sintomi della malattia da reflusso gastroesofageo (MRGE).
Però, in tal senso, è doveroso evidenziare che i vari studi negli anni hanno anche dimostrato che la MRGE si manifesta più di frequente durante l’esercizio fisico piuttosto che durante il riposo.
Inoltre, sembra che i sintomi siano direttamente proporzionali all’intensità e al tipo di esercizio svolto. Insomma alcuni tipi di movimenti motori possono aumentare il rischio di reflusso. Tuttavia, bisogna anche sottolineare che sebbene il reflusso (misurato con la PH-impedenziometria, un’apparecchiature specifica) possa essere tenuto sotto controllo dall’utilizzo di inibitori di pompa protonica, i sintomi da MRGE possono permanere nonostante la terapia, probabilmente perché non tutti i sintomi che i pazienti manifestano sono correlati al reflusso acido. Quindi non si può certo additare più di tanto la pratica di determinati sport.
Quale attività fisica per chi soffre di gastrite?
Per chi soffre di disturbi gastrici, ci sono sport meno adatti ed altri più adatti, come del resto avviene per il caso di reflusso.
Il movimento corporeo infatti, in alcune discipline, può richiedere una postura o un impegno addominale tale che si verifichi un’alterazione della motilità esofagea durante l’esercizio (ridotta clearance esofagea). Più nel dettaglio può verificarsi un aumento dei transitori rilasciamenti dello sfintere esofageo inferiore.
Per tale ragione dovrebbero essere evitati alcuni sport, come la corsa, il sollevamento pesi, il body building, che tendono ad incidere negativamente su questi meccanismi andandone a peggiorare i sintomi. O perlomeno si potrebbero acquistare dispositivi e attrezzature sportive (puoi approfondire su workoutlovers.it) che aiutano e accompagnano nel movimento potendo al contempo selezionare il peso e la difficoltà.
Viceversa è possibile concedersi una ginnastica aerobica perché composta di circuiti di esercizi molto più delicati per i muscoli addominali. Lo stesso dicasi per il nuoto o sport come tennis o ping pong (senza esagerare). Anche praticare giochi di squadra a livello amatoriale e sempre senza strafare come il calcio, la pallavolo o il basket non è controindicato per chi soffre di gastrite lieve.
In ogni caso, chi soffre di gastrite, dovrebbe a prescindere curarsi con terapie farmacologiche, che possano consentire loro di praticare senza disagio un qualche tipo di sport.
La passeggiata come sport d’equilibrio per i succhi gastrici
Sempre stando ad alcuni studi scientifici, uno degli "sport" più adatto a chi soffre di gastrite è la passeggiata. I medici consigliano di fare due passi alla fine di ogni pasto, sottolineando l’importanza di andare a letto dopo cena almeno dopo l’ultimo pasto.
Infine, per quanto riguarda altri sport come nuoto, ciclismo, o footing, gli esperti ricordano sempre di non svolgerli subito dopo i pasti. In più, ricordano che se si vuole praticare attività sportiva, nei giorni stabiliti bisogna evitare pasti troppo pesanti o a base di carboidrati.
Dunque, per chi è iscritto in palestra, mai mettersi in tenuta sportiva subito dopo mangiato (la gastrite peggiora se tendi ad allenarti a stomaco pieno), di non assumere pasti ricchi di carboidrati e di non eseguire una intensa attività sportiva se si hanno questi disturbi.
In linea di massima però non devi mai eliminare lo sport falle tue abitudini quotidiane. Con qualche piccolo accorgimento, anche l’esercizio fisico può combattere i malesseri provocati da gastrite.