Gastrite e formaggi

 

Gastrite e formaggi: in caso di gastrite è possibile mangiare prodotti caseari come mozzarella, parmigiano reggiano, grana padano, burro, ricotta, gorgonzola, emmenthal, stracchino, cagliata, yogurt?

 

 

La gastrite è un disturbo che colpisce le mucose gastriche, infiammandole e provocando altri sintomi non proprio "piacevoli". Non esistendo una cura farmacologica atta a risolvere del tutto questo problema, gli specialisti consigliano ai pazienti di ovviare al problema partendo da una sana e "leggera" alimentazione.

 

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Purtroppo sono molti gli alimenti che vengono “vietati”, perché aggressivi e capaci di amplificare i sintomi legati alla gastrite.

Chi ne è affetto, si domanda se può mangiare carne, se può mangiare uova, dolci o latticini. Ed è proprio di questi ultimi che andremo ad occuparci di seguito, cercando di descrivere sia i formaggi consentiti sia quelli invece da bandire in caso di gastrite.

 

Le tipologie di formaggi da mangiare e quelli da evitare

Prima di analizzare nel dettaglio alcuni formaggi tollerati e altri vietati in caso di gastrite, vogliamo generalizzare il discorso, ricordando che vi sono da un lato prodotti caseari che si possono mangiare (con moderazione) e dall’altro vi sono prodotti caseari che invece si devono eliminare, o quantomeno occorre circoscrivere il loro consumo.

Per fare questa classificazione occorre partire dalla differenza tra formaggi freschi e formaggi stagionati.

 

 

Formaggi freschi e gastrite

Nei formaggi freschi rientrano prodotti caseari come la mozzarella, la ricotta, la crescenza, i fiocchi di latte, il primo sale e la robiola. Sono freschi tutti quei derivati di latticini che non vengono sottoposti ad un processo di stagionatura e pertanto, essendo più cremosi, vanno consumati entro breve tempo.

Si differenziano, tra le altre cose, da quelli stagionati, perché sono composti da fermenti lattici vivi, contengono un’alta quantità d’acqua ed una bassa percentuale di grassi. Questa tipologia di formaggi è tollerata da chi soffre di gastrite.

Una particolare forma di formaggio fresco è rappresentata dagli yogurt, che a loro volta si dividono i grassi e magri (quest’ultimi più consigliabili, perché ottenuti dall’uso di latte scremato o comunque a ridotto contenuto di grassi).

 

Formaggi stagionati e gastrite

I formaggi stagionati sono quei prodotti caseari che sono stati lasciati a fermentare e a stagionare per lunghi periodi, alcuni sono anche particolarmente piccanti. Tra i formaggi stagionati troviamo il Parmigiano Reggiano, il Gorgonzola, il Grana Padano, l’Emmenthal, il Roquefort e così via.

Fatta questa doverosa premessa, possiamo ora analizzare alcuni dei formaggi da evitare in caso di gastrite e viceversa alcuni di quelli che possono essere assunti.

 

Grana Padano, Parmigiano Reggiano e gastrite

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Il Grana Padano e il Parmigiano Reggiano sono due formaggi stagionati il cui consumo viene sconsigliato in particolare in pazienti affetti da gastrite acuta.

Parliamo di due prodotti caseari che avendo un alto contenuto di grassi possono rendere difficoltosa la digestione. Chi soffre di gastrite diventa molto sensibile a determinate sostanze, e quelle contenute nei due formaggi grandi eccellenze italiane (acquistabili adesso anche online, come ad esempio sullo shop del caseificio Saliceto) non fanno eccezione.

 

 

Stracchino e gastrite

Una valida alternativa a formaggi stagionati come il Parmigiano Reggiano è lo stracchino. Essendo un formaggio fresco molto magro (tanto che viene considerato ideale per chi sta a dieta e per chi soffre di colesterolo alto), è perfetto per chi soffre di gastrite, data la sua consistenza molto delicata.

 

Gorgonzola, Emmenthal e gastrite

Il Gorgonzola è un formaggio molto fermentato, così come l’Emmenthal. Sono due prodotti caseari che vanno evitati, o quantomeno mangiati in modeste quantità e sporadicamente, perché possono infiammare ancora di più le mucose gastriche rese molto sensibili dalla gastrite.

 

Ricotta e gastrite

La ricotta è il prodotto caseario ideale per chi soffre di acidità di stomaco e di gastrite, in quanto viene facilmente smaltito dall’apparato digerente. In particolare nei casi di gastrite acuta, la ricotta magra e senza aggiunta di sale è a dir poco perfetta per i pasti principali.

 

Cagliata e castrite

L'opzione ideale per la gastrite è una cagliata, meglio se dietetica, fresca e fatta in casa così che abbia una consistenza morbida. Con questo formaggio puoi realizzare pietanze anche molto prelibate come budini o soufflé, vareniki e casseruole.

 

 

Formaggi duri e gastrite

Il formaggio duro può essere consumato da chi soffre di gastrite, a patto che però non si tratti di una forma cronica o una forma acuta. Ad ogni modo meglio evitare formaggi duri molto conditi o molto pepati, formaggi salati, affumicati, formaggi di capra, suluguni, brynza. Tutti gli altri tipi di formaggio duro sono consentiti.

 

Mascarpone, mozzarella e gastrite

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I formaggi freschi, abbiamo capito, sono quelli da preferire per chi soffre di gastrite. Tra questi mozzarella e mascarpone, dopo la ricotta, sono i più tollerati dallo stomaco sensibile. Tuttavia, non essendo "proprio" magri, si sconsiglia di mangiarne in dosi elevate o con troppa frequenza.

 

Formaggi con muffa e gastrite

Eccezion fatta per il gorgonzola, il formaggio con la muffa non è bandito del tutto dalla dieta di chi soffre di gastrite. Questo perché ha proprietà astringenti e rafforza lo strato protettivo naturale dello stomaco. Tuttavia occorre essere molto attenti su quale si compra, e sulle quantità: una porzione a settimana è più che sufficiente.

 

 

Yogurt, panna acida e gastrite

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Con la gastrite è possibile consumare yogurt, a patto che si tenga in considerazione qualche appunto. Ad esempio le dosi devono essere molto ridotte, il contenuto di grassi non deve superare il 2,5%, e la consistenza del prodotto deve essere fresca e non troppo acida.

Il prodotto maggiormente consigliato in caso di gastrite è lo yogurt greco. Cerca di prediligere marchi che non usano sostanze conservanti, stabilizzanti, aromatizzanti e coloranti che possono essere nocivi per i pazienti con organi digestivi sensibili. Lo yogurt, se di qualità, non infiamma le pareti dello stomaco e, viceversa, avvolge e abbassa il grado di acidità.

Per quanto riguarda la panna acida, non è particolarmente “nociva” se si soffre di gastrite. Se si consuma in quantità moderata, ad esempio fino ad un massimo di 15 grammi al giorno, viene ben tollerata dallo stomaco, in particolare se prodotta in casa.

In ogni caso consigliamo di assumere panna acida a basso contenuto di grassi, per evitare che questi ultimi vadano ad incidere negativamente sulle mucose gastriche già infiammate.

All’interno di una dieta equilibrata, per chi soffre di gastrite, la panna acida aiuta il funzionamento corretto e stabile dell'intestino e di tutto l’apparato digerente, dal momento che contiene molte vitamine, come la vitamina A, la vitamina E, la vitamina PP, l’acido ascorbico e la vitamina B.

Contiene altresì una buona composizione minerale (come ad esempio zinco, ferro, fluoro, iodio, rame, manganese). Il prodotto è saturo di proteine animali, carboidrati naturali, β-carotene, acidi grassi.

 

Burro e gastrite

Il burro è uno dei prodotti maggiormente tollerati dal corpo umano in caso di gastrite. Anzitutto si tratta di un formaggio morbido a base di retinolo, che favorisce l’alta qualità dei processi metabolici e che aiuta il rafforzamento del sistema immunitario. Esso crea un "velo" protettivo sulla membrana della mucosa gastrica, che contribuisce al suo rapido assorbimento senza provocare infiammazioni.

Nel burro troviamo grassi del latte che aiutano i tessuti a guarire, inclusi quelli che rivestono le pareti dello stomaco. Grazie poi alla vitamina P, si accelera il metabolismo delle cellule.

Tuttavia, come per tanti altri prodotti caseari analizzati, anche per il burro le quantità assunte sono importanti. Chi soffre di gastrite non dovrebbe superare l’assunzione di 25 grammi di burro: al di sopra di questa soglia rischi di danneggiarti e di amplificare l’infiammazione delle mucose gastriche, in particolare se soffri di gastrite cronica acuta.