Fumo e relazione con bruciori di stomaco, reflusso e acidità

 

Fumo e relazione con bruciori di stomaco, reflusso e acidità.  Perche fumare sigarette e sigari amplifica disturbi gastrici come bruciori, reflusso e acidità.

 

I disturbi dello stomaco, come bruciori, gastriti, reflusso e acidità, sono aggravati da molte cattive abitudini, una di queste il fumo, che incide pesantemente. Oltre a danneggiare l’apparato circolatorio e quello respiratorio, la sigaretta intacca negativamente anche il condotto gastrico, peggiorando in modo significativo la qualità della vita.

 

 

Fumo e reflusso gastroesofageo

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Per quanto riguarda il reflusso gastroesofageo, il fumo innesca due tipi di meccanismi che incidono sulla salute dello stomaco. Da un lato tende a ridurre la pressione dello sfintere esofageo inferiore favorendo il reflusso acido in esofago, e dall’altro abbassa il livello di secrezione di bicarbonati nella saliva che hanno un effetto neutralizzante sull'acido.

Quanto appena enunciato è stato anche dimostrato da uno studio approfondito da autori norvegesi che affronta il tema, pubblicato qualche tempo fa su Am J of Gastroenterology.

Nello studio i ricercatori sono andati oltre, cercando di stabilire anche se vi sono effetti a lungo termine sullo stomaco in caso di stop al fumo. Gli scienziati hanno condotto un’analisi dettagliata con dati raccolti sulla popolazione norvegese dal 1995 ad oggi.

Hanno esaminato quasi 30 mila pazienti con i sintomi gastrici descritti su (reflusso, bruciore, acidità). I pazienti sono stati seguiti per 11 anni. Tra i vari parametri considerati dai ricercatori, quello principale era la dipendenza da fumo.

È emerso che i fumatori utilizzavano regolarmente farmaci anti reflusso, oltre ad essere interessati da altre patologie come il sovrappeso.

Gli stessi dati sono stati poi messi a confronto sia con le abitudini del fumo ancora correnti, sia con quelle passate. In tal modo è stato possibile stabilire se i sintomi gastrici persistessero anche dopo aver smesso di fumare o se invece si riducevano.

Ebbene, lo studio ha messo in evidenza che dire addio per sempre alla sigaretta riduce o elimina i sintomi, ma il dato emerso non è lo stesso in tutti i pazienti: l'analisi dei sottogruppi ha evidenziato che solo nei pazienti non in sovrappeso e che assumono regolarmente la terapia farmacologica l'associazione è significativa. Questa associazione non era invece determinante per coloro che erano in sovrappeso o che erano interessate da altre patologie.

 

 

Fumo e bruciori di stomaco

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Quando cresce il livello acido nel condotto gastrico e i succhi gastrici si rimettono nuovamente dentro l'esofago, proviamo quella fastidiosa sensazione che chiamiamo bruciori di stomaco.

Questo disturbo viene peggiorato dalle sostanze tossiche che si legano al sangue contenute nella nicotina. Lo sfintere esofageo è quello che risente maggiormente dell’influsso del fumo. Indebolendosi infatti, la sua funzione cuscinetto tra stomaco ed esofago viene compromessa, in quanto tende ad assorbire tutte quelle sostanze nocive immesse nell’organismo dal fumo di sigaretta.

 

Acidità e fumo

Il fumo tende a peggiorare tutti i sintomi legati ai "fastidi" gastrici. Contribuisce anche a provocare più acido nello stomaco del normale. Nel lungo periodo ciò potrebbe provocare la comparsa di ulcera gastrica duodenale.

La nicotina ed ogni altra sostanza tossica presente nella sigaretta peggiora le condizioni di chi ha uno stomaco sensibile. L’uso continuato nel tempo delle cicche, tende ad assuefare lo stomaco al punto che non riesce più ad assorbire correttamente alcune tipologie di farmaci. Questo vuol dire che diventa molto più difficile combattere "farmacologicamente" la continua secrezione acida.

La nicotina, oltre a generare dipendenza, danneggia il sistema nervoso, compromette quello circolatorio, mina quello gastro intestinale. Il corpo tende a metabolizzare tutto quello che viene immesso al suo interno, e utilizza anche le sostanze cancerogene provocate dalla combustione della sigaretta.

Sostanze che peggiorano il problema dell’acidità, in quanto gran parte di esse si legano alle pareti dello stomaco, favorendo lo sviluppo di diverse forme di gastrite e in casi estremi tumori.

 

 

La cattiva abitudine del fumo

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Lo stress e la vita quotidiana, misto alle cattive abitudini alimentari, e alla dipendenza da fumo, rappresentano un vero e proprio killer per lo stomaco e tutti i problemi e disturbi ad esso correlati.

Ne consegue che la sigaretta andrebbe abolita quanto prima, dal momento che incrementa la secrezione acido gastrica favorendo il reflusso con un’azione diretta sul cardias. Chi continua a fumare e ad abusare delle sigarette mette a repentaglio la propria salute, soprattutto chi soffre di gastrite. Pertanto il primo consiglio è quello perlomeno di cercare di dimuire progressivamente le sigarette fumate fino allo stop definitivo. Per smettere di fumare le soluzioni sono tante, dall'utilizzo di sigarette elettroniche (approfondisci su vapeinitaly), alle terapie farmacologiche, dagli integratori ai cerotti.

Possiamo pertanto concludere con una ovvietà che ancora oggi però non viene recepita a dovere, ovvero che l'approccio a patologie e disturbi come bruciori, gastrite e reflussi deve essere più ampio, considerando tutto quello che di nocivo esiste per lo stomaco, incluso il fumo, soprattutto in considerazione dei noti effetti collaterali della sigaretta.